di 'cabra
Io ti ho offerto il mio corpo
come un moto
di gioconda tristezza
come un’acqua serena per andare:
tu mi hai creduto una rupe divina
ma non atta a ancorare la radice.
Io ti ho offerto i miei tralci
la mia voce
la mia vite feconda.
Ho domandato che tu mi capissi
ma neppure hai cercato di baciarmi
e mi credi una venere delusa.
[Alda Merini]